Oggi siamo state ad un corso di "cucina sprint" a Milano nella Cucina di Casa Buitoni. Purtoppo a causa del traffico caotico siamo arrivate in ritardo, ma lo chef Sergio Barzetti ci ha subito accolte calorosamente. Sbrigate velocemente le formalità abbiamo preso posto nelle postazioni individuali complete di due fornelli, lavandino e attrezzatura varia.
Il posto è bello, pulito e accogliente. L'atmosfera calorosa.
Le ricette svolte nel corso della lezione utilizzano naturalmente prevalentemente i prodotti Buitoni.
Nel corso delle circa due ore e mezza di lezione sono stati realizzati: Vol au vent ai funghi con besciamella, Spicchi di nasello al cartoccio con broccoletti, e Cestini di pasta fillo con macedonia di frutta e salsa ai frutti di bosco, che non vengono degustati sul posto ma incartati da portare a casa.
Per finire, lo chef Sergio Barzetti ha preparato un gustoso sughetto alle erbe e robiola con cui ha condito dei ravioli e ce li ha offerti mentre compilava i "diplomini".
Le considerazioni che abbiamo fatto sono che le postazioni, per quanto ben attrezzate e funzionali, non permettono al docente di verificare "da vicino" quello che gli studenti combinano nelle loro postazioni (al momento di pelare a vivo un arancio si sono viste scene abbastanza spassose) e il fatto che mentre da noi, ad esempio, in ogni lezione di cucina veloce si realizzano otto piatti, lì ne abbiamo preparati solo tre.
Il posto è bello, pulito e accogliente. L'atmosfera calorosa.
Le ricette svolte nel corso della lezione utilizzano naturalmente prevalentemente i prodotti Buitoni.
Nel corso delle circa due ore e mezza di lezione sono stati realizzati: Vol au vent ai funghi con besciamella, Spicchi di nasello al cartoccio con broccoletti, e Cestini di pasta fillo con macedonia di frutta e salsa ai frutti di bosco, che non vengono degustati sul posto ma incartati da portare a casa.
Per finire, lo chef Sergio Barzetti ha preparato un gustoso sughetto alle erbe e robiola con cui ha condito dei ravioli e ce li ha offerti mentre compilava i "diplomini".
Le considerazioni che abbiamo fatto sono che le postazioni, per quanto ben attrezzate e funzionali, non permettono al docente di verificare "da vicino" quello che gli studenti combinano nelle loro postazioni (al momento di pelare a vivo un arancio si sono viste scene abbastanza spassose) e il fatto che mentre da noi, ad esempio, in ogni lezione di cucina veloce si realizzano otto piatti, lì ne abbiamo preparati solo tre.
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