Esperienza alla quale periodicamente non si dovrebbe rinunciare, per le sensazioni che trasmette.
In realtà, tutto è trascorso in più di 80 minuti, però questo era il tema con cui Scabin ci ha presentato la serata. 12 tavoli perfettamente preparati, per 8 persone ognuno, uno sfaff di 10 camerieri e 3 sommelier, 25 persone la brigata di cucina.
Numeri che parlano molto chiaro e che al termine del pranzo hanno realizzato quanto si poteva immaginare. Il filo conduttore, come ho detto scelto da Scabin, è stato volutamente riferito allo splendido viaggio che ognuno di noi vorrebbe fare; l'unica differenza è che tutto si è svolto in una bella cornice, senza fare un passo, in maniera immaginaria via via che i piatti venivano presentati e degustati da noi ospiti. I sapori e le materie prime componenti dei piatti, hanno avuto origine dal Piemonte, terra dello chef, sapientemente mixati con quelli abbinati alle nazioni che ci hanno fatto viaggiare intorno al mondo. Ad ogni piatto, è stato abbinata un'annata particolare di barolo della Cantina Borgogno di Barolo (CN).
Così abbiamo virtualmente VIAGGIATO attraverso:
GIAPPONE E PIEMONTE
Barba notu goes to Tokio – Granda sushy – langanorimaki – tonno vitellato, vitello tonnato con dip di acciughe
INGHILTERRA
Fonduta di Stilton con bacio di Pautasso
THAILANDIA
Maialino al cocco con asparagi thay, cipolla rossa
NORVEGIA
NORVEGIA
Zuppa di pesce con guazzetto di Barolo
FRANCIA
Uovo affogato con scaloppa di fegato grasso e salsa al barolo
SUDAFRICA E PIEMONTE
Parfait al cioccolato Mascao, salsa al the del SudAfrica e alla liquirizia con polvere di bronzo.
Se volete vedere i piatti cliccate qui.
Ed al termine, il "gioco" dello chef, l'Helio-Cyber-brulè; si perchè Scabin è noto per la voglia di trasmettere allegria ai propri commensali, inventando ogni volta qualcosa di inconsueto, che puntualmente stupisce e rallegra. Così ha preparato, per ogni invitato, un palloncino (sì, quelli con cui giocano i bambini) bianco, al quale, attraverso un nastro di seta blu, era collegata una busta in plastica trasparente, che conteneva:- due piccoli palloncini uno all'interno dell'altro (!!) contenenti due diversi vini aromatici- alcuni piccoli confetti tipo smarties- un bastoncino di cannella- alcuni chiodi di garofano; tutto questo si presentava con il palloncino sospeso ad oltre un metro dal tavolo che sosteneva la busta, appoggiata al tavolo stesso, in posizione perfettamente verticale, per impedire la fuoriuscita del contenuto. Col fare di un bambino che rivela un segreto ad un coetaneo, ci ha spiegato l'invenzione. Prima, doveva essere assaggiato il contenuto dei palloncini, che sarebbe stato liberato in bocca di ognuno, facendoli "scoppiare" simultaneamente con la pressione della lingua contro il palato, per creare il cocktail fra i due liquidi, rivelatosi molto delicato e digestivo.
Una serata da ripetere...........
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