La Fiera, nonostante il successo di pubblico, rischia entro pochi anni di non poter più contare sui suoi protagonisti principali: i buoi appunto. L'anno scorso i capi presentati in fiera sono stati solamente 31 contro le centinaia e centinaia di capi che popolavano le piazze di Carrù nei decenni passati. Oggi i buoi sono pagati poco e sono sempre di meno. Sono inoltre sempre più anziani gli allevatori che investono quattro/cinque anni di lavoro con questi animali. Anche un profano può immaginare che alimentare per circa cinque anni, curare e accudire un bue che può pesare alla fine anche una tonnellata, è un investimento molto oneroso.
Il Comune di Carrù ha anche bandito un'asta di quattro buoi, accessibile fino a domenica 9 dicembre alle ore 12. Slow food ha promosso una iniziativa a sostegno degli allevatori e della fiera, acquistando due esemplari e proponendo l'acquisto della loro carne ai propri soci.
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